Igiene e sicurezza

Nella nostra Clinica la pulizia e la disinfezione degli ambienti, delle aree di intervento e delle attrezzature, è un protocollo fondamentale per garantire la sicurezza di operatori e pazienti.

Il rischio biologico proviene infatti dalla presenza di svariati microrganismi, come batteri, cellule, virus che possono contaminare aria, acqua e superfici di lavoro. Agire su questi elementi significa contrastarne la carica batterica, prevenendo il rischio di infezioni.

L’igiene e una sterilizzazione efficiente sono le condizioni essenziali per garantire ai nostri pazienti la massima sicurezza nello svolgimento delle loro cure. Gli ambienti, le attrezzature e lo strumentario che utilizziamo nell’ esecuzione delle cure sono costantemente esposti alla contaminazione per mezzo dei liquidi biologici quali sangue e saliva e dell’aerosol che si genera dalla nebulizzazione dell’acqua utilizzata durante la seduta.

Per garantire la massima igiene dedichiamo tempo e metodologie specifiche alle procedure di sterilizzazione, consapevoli della necessità di seguire scrupolosamente i protocolli convalidati per la sanificazione totale degli ambienti prima di ogni seduta e dello strumentario utilizzato. Già prima di entrare nell’ area delle sale operative, verrà chiesto di indossare dei calzari monouso che eliminano il contatto della scuola con il pavimento e verrà offerto anche del gel disinfettante a base alcolica per le mani.

All’interno delle sale, tutte le superfici a rischio contaminazione vengono coperte con pellicole protettive monouso (polietilene) in modo da ridurre le possibilità di contaminazione ambientale. Dopo ogni paziente trattato, le pellicole protettive andranno sostituite e le superfici pulite e disinfettate con prodotti specifici.

Analogamente a quanto detto sopra, è necessario provvedere alla disinfezione delle attrezzature non sterilizzabili e non sostituibili (come ad esempio la poltrona, gli interruttori, le impugnature…) utilizzando un disinfettante a base alcolica (in soluzione o nebulizzato).

Nel passaggio da un paziente all’altro si deve garantire l’aerazione del locale, la rimozione dei rifiuti sanitari, la pulizia dei pavimenti.

Lo chiamiamo “Procedura di sanificazione” ed è il nostro iter di igiene e sanificazione per garantire a tutti i nostri pazienti, ma anche ai nostri operatori, la massima sicurezza.

Lo strumentario ed i ferri che sono utilizzati, dopo ogni singola cura entrano nel percorso di sterilizzazione, eseguito da personale altamente qualificato e supervisionato dal medico responsabile della Clinica.

Il nostro percorso di sterilizzazione segue i riferimenti normativi UNI EN 556-1 ed è costituito da queste fasi:

• Raccolta: procedura eseguita con raccoglitori appositi.
• Decontaminazione chimica: nella nostra Clinica, subito dopo la raccolta, lo strumentario viene decontaminato per immersione all’interno di liquidi disinfettanti in cui avviene l’abbattimento della carica batterica e virale.
• Lavaggio: la procedura di lavaggio che ha lo scopo di rimuovere i residui delle sostanze organiche, inorganiche e anche microrganismi, nel nostro studio viene eseguito con una multi sterile di tipo ospedaliero che oltre a decontaminare, deterge, risciacqua e asciuga.
• Confezionamento: subito dopo l’asciugatura degli strumenti vengono sigillati all’interno di buste speciali e timbrati con la data del confezionamento e la sterilità ha durata di 30 giorni; alla scadenza gli strumenti dovranno ripetere tutto il processo di sterilizzazione. Il confezionamento dei materiali ha lo scopo di conservarne la sterilità fino al momento del loro utilizzo e di ridurre il rischio di contaminazione al momento dell’apertura.
• Sterilizzazione a vapore: tutto lo strumentario, dopo l’imbustatura, viene inserito all’interno di un macchinario chiamato autoclave a vapore. Il vapore saturo sotto pressione è il mezzo di sterilizzazione più indicato nelle strutture sanitarie, in quanto il più veloce e sicuro rispetto ad altri agenti sterilizzanti; nella nostra Clinica abbiamo 2 autoclavi a vapore costantemente monitorate nel corretto funzionamento da software specifici che registrano e monitorano tutti i parametri fisici dei processi.
• Stoccaggi: le confezioni sterili così ottenute con all’interno lo strumentario vengono conservate negli appositi scomparti.
• Tracciabilità: nella nostra Clinica adottiamo un sistema di controllo per la tracciabilità del percorso che ha fatto lo strumentario dall’uscita dall’autoclave a vapore fino al suo utilizzo.

Oltre ai sistemi di controllo digitali all’interno delle 2 autoclavi a vapore, utilizziamo ulteriori metodi chimici e biologici che comprovino l’efficacia di tutto il processo di sterilizzazione.

Metodologie di controllo del ciclo di sterilizzazione:

Controlli chimici: Il loro principio di funzionamento si basa sull’uso di inchiostri in grado di reagire se esposte a stimoli quali: calore, vapore e pressione. Si effettuano inserendo all’interno delle buste contenenti gli strumenti da sterilizzare di strisce di carta contenti tali inchiostri, che cambiano colore in funzione dei parametri di sterilizzazione (temperatura, tempo, umidità relativa e pressione).

Controlli biologici: I batteri in forma vegetativa ed i virus vengono inattivati dalle procedure di sterilizzazione. In base a questo principio si utilizzano preparati batterici innocui per testare l’effettiva capacità sterilizzante del processo. A questo scopo si utilizzano apposite fialette contenenti colonie di batteri e se ne verifica l’effettiva disattivazione quando sottoposti ad un ciclo di sterilizzazione in autoclave.

Controlli Fisici:

• Test del vuoto (Vacuum Test): verifica la tenuta della camera di sterilizzazione
• Test di Bowie & Dick: controlla il grado di penetrazione del calore
• Helix test: verifica la capacità di penetrazione del vapore all’interno dei corpi cavi